BUONA PASQUA... Ovunque tu sia!
Buona Pasqua! Molti dei nostri clienti/studenti sono in questo momento in giro per il mondo, in una delle nostre scuole, a studiare una lingua e a vivere le tradizioni del paese in cui stanno soggiornando...
È da qui che partiamo: la Pasqua è una festa religiosa celebrata ad ogni latitudine ma che differisce sia per data che per tradizioni. E molte di queste si mischiano a riti e celebrazioni pagani.
Ma sapete come viene festeggiata la Pasqua in Europa, negli Stati Uniti, piuttosto che nel Sud America o in altre parti del mondo? Secondo noi no... e quindi vi prendiamo per mano e vi portiamo in giro per il mondo, così che sappiate cosa potreste trovare nel vostro attuale o prossimo soggiorno all'estero nel periodo pasquale.
Innanzitutto, la Pasqua in tutto il mondo celebra oggi la risurrezione di Cristo. Ma le diverse confessioni religiose cristiane (cattolica, protestante, ebraica, ortodossa) hanno sia date sia riti differenti... In Israele, ad esempio, si commemorano due eventi: la Pasqua cristiana, che vede processioni che ripercorrono le tappe della Via Crucis, e la ricorrenza ebraica del Passah: a partire dal Giovedì Santo per tutta la settimana, si ricorda l’esodo degli ebrei e la liberazione dalla schiavitù d’Egitto. In più, ai diversi riti religiosi si mischiano riti pagani, risalenti addirittura a epoche pre-cristiane in quanto da sempre la primavera viene celebrata come la rinascita, il ritorno alla vita della natura.
Il simbolo più diffuso della Pasqua è l'uovo: di gallina o di cioccolato, vero o finto, l'uovo rappresenta da sempre l'origine della vita e, dal cristianesimo in poi, rappresenta il sepolcro, vuoto, di Gesù. L'uovo è infatti simile a un sasso e appare privo di vita, così come la pietra del santo sepolcro, ma racchiude una nuova vita ed è per questo che diviene simbolo della risurrezione.
Nella tradizione greco-ortodossa l'uovo di Pasqua è rosso, a ricordo del sangue di Cristo.
Con il tempo è stato introdotto l'uovo di cioccolato, vuoto e, spesso, con una sorpresa al suo interno, che in tutto il mondo rappresenta questa celebrazione della vita e della rinascita.
I paesi anglo-sassoni sono accomunati da un'altro simbolo, o protagonista, delle celebrazioni pasquali: il coniglio di Pasqua. Tutto ha origine da una leggenda sassone secondo la quale una divinità, associata alla primavera e chiamata Oestra, (da cui il nome della Pasqua in tedesco Ostern, e in inglese, Easter) giocando con dei bambini che la circondavano, decise di trasformare un uccellino che le si era posato sul braccio in coniglietto. I bambini ne furono felici, meno l'uccellino che ne fu rattristato. I bambini chiesero a Oestra di ritrasformarlo in uccellino, ma la divinità affaticata, non li accontentò se non all'arrivo della primavera successiva. Per la gioia, l'uccellino depose tante uova colorate che regalò ai bambini e alla dea Oestra.
Da allora uova colorate e coniglio vennero associati: nel periodo pasquale in Germania, in Olanda, in Inghilterra e altri paesi anglosassoni, i bambini si sfidano in una vera e propria caccia al tesoro, cercando le uova colorate nascoste dal Coniglio Pasquale.
In Spagna, le celebrazioni si concentrano nella domenica delle Palme, giorno in cui si celebra l'ingresso di Gesù a Gerusalemme accolto da rami di ulivo e palme, simboli di pace. I “palmons”, interi rami di palme, vengono benedetti nelle chiese e decorati con dolci o rosari di zucchero. I rami vengono poi appesi alle porte o alle finestre per proteggere le case dagli spiriti maligni. In città come Malaga, Siviglia e Granada le confraternite, “cofradìas”, passano tutto l'anno a preparare costumi e carri per le processioni della Semana Santa.
Anche in Svezia si dà molta importanza alla Domenica delle Palme, ma le palme vengono sostituite da rami di betulla e pioppo bianco, che somigliando a code di gatto vengono chiamati “gattici”.
In Danimarca la Pasqua è legata al giallo e tutto si veste di quel colore... Altre tradizioni pagane europee legate alla fertilità e alla vita sono quelle che vedono in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, vedono i giovani spruzzare le ragazze con acqua di sorgente.
In Russia, invece, l'attenzione è rivolta soprattutto alla città di Sagorsk, dove risiede il pope di Mosca e di tutta la Russia. Il rito pasquale ortodosso incomincia a mezzanotte di sabato con una processione attorno alla cattedrale. La mattina del giorno di Pasqua, le famiglie si recano sulla tomba di un parente e lì consumano un picnic.
Negli Stati Uniti il giorno di Pasqua, oltre alla caccia alle uova (solitamente sode, colorate, o di plastica con dolci al loro interno) nascoste dall'Easter Bunny, è tradizione la “egg roll”, introdotta all'inizio del XIX secolo, da Dolly Mason (moglie dell'allora presidente). Il gioco venne importato dai Padri Pellegrini inglesi e prendeva spunto dal “rotolare” della pietra del Sepolcro nel giorno della resurrezione... A Dolly Mason venne detto che in Egitto i bambini facevano rotolare le uova contro le piramidi, lei decise di far rotolare le uova dai pendii del giardino della Casa Bianca... Da allora il lunedì di Pasqua è l'unico giorno in cui il pubblico può accedere al parco della Casa Bianca. Ma solo per i bambini fino a 12 anni e ai loro genitori, se accompagnati dai figli!
A New York è invece famosa la parata che si tiene nel giorno di Pasqua, lungo la Fifth Avenue.
In centro e sud America è molto attesa, “sentita” e scenografica la celebrazione della Semana Santa: in tutta la settimana precedente la domenica di Pasqua le strade si riempiono di gente e di processioni e centinaia di eventi si susseguono in tutto il territorio.
Nella provincia di Formosa, nel nord-est dell’Argentina, ogni anno si tiene una via crucis lunga ben 512 chilometri, considerata la più grande al mondo dal Guinness dei primati. In Brasile, nel Pernambuco, è stato costruito letteralmente un paese dedicato alla Semana Santa, teatro delle rappresentazioni che ogni anno lo animano... Altre tradizioni sono eredità della colonizzazione spagnola e portoghese, come la processione dei nazarenos encapuchados, che deriva dai tempi dell'Inquisizione e vede uomini indossare tuniche con cappucci a punta che rappresentano i penitenti che camminano accanto a Gesù nella Passione. Oppure il Cristo de los Temblores a Cusco, in Perù, che leggenda vuole indesiderato dal popolo Inca, che veneravano il Sole, ma portato in trionfo in processione da quando salvò la popolazione da un terremoto che aveva distrutto la città... Alcune celebrazioni invece nascono dalla commistione di tradizioni locali e tradizioni dei colonizzatori, come i tappeti pasquali del Guatemala, realizzati in segatura e decorati con fiori, frutta, ortaggi e persino dolci! Intere comunità si dedicano per giorni alla loro composizione... O come quella dei talcigüines in Salvador, nella località di Texistepeque, una tradizione che interpreta i riti cattolici, rivisitati secondo influenze pagane indigene: uomini travestiti da diavoli percorrono le strade della città frustando tutti gli spettatori che incontrano sul loro cammino. Dopo qualche tempo, un uomo, che rappresenta Gesù, si presenta e li affronta “armato” di una croce e una campanella. Alla fine della rappresentazione, che inscena la lotta tra Gesù e le tentazioni nel deserto, i talcigüines, sconfitti, si sdraiano per terra e Gesù passa tra di loro, passando una fune sopra di loro. È la vittoria del bene sul male.
Chi viaggia nel centro e sud America durante la Semana Santa viene immerso in un clima di festa e allegria, sì, colori e musiche, ma anche tanta passione e spiritualità.
E in Oriente, in Asia? In Cina la comunità cristiana celebra la Pasqua come fosse un piccolo capodanno cinese e sono gli aspetti più “laici” quelli più popolari: molto usati sono i chunlan, bigliettini in carta rossa che riportano frasi augurali, musica e decori. Anche la caccia alle uova sta diventando piuttosto popolare tra i bambini cinesi. A Hong Kong la Pasqua, data l'origine come colonia inglese, è invece piuttosto sentita. Negli altri paesi dove la predominanza religiosa non è cristiana, i festeggiamenti della Pasqua sono limitate alle comunità dove vivono le minoranze di questa confessione, ma non sono sempre consentiti.
Insomma, paese che vai, usanza che trovi...
I nostri soggiorni linguistici ti permettono di conoscere a fondo usi e costumi dei paesi in cui vai a studiare, in ogni momento dell'anno. Di certo, i periodi che coincidono con la celebrazione di antiche tradizioni, culturali o religiose che siano, sono ancora più ricchi e interessanti, soprattutto perché ti permettono di scoprire le piccole o grandi differenze esistenti tra i vari paesi nel mondo, magari anche tra quelli che condividono una stessa lingua.